Organizzare e promuovere eventi permette di perseguire 3 macro-obiettivi: - generare nuovi flussi turistici - rafforzare la notorietà e l’immagine turistica della destinazione - attuare azioni di promozione e commercializzazione della destinazione
Ai tre punti descritti in sottotitolo gli eventi favoriscono anche un'importante azione di rigenerazione sociale di una comunità che condivide cultura, emozioni e divertimento. Sono diverse le tipologie di eventi: sagre, feste di piazza, spettacoli, fiere, fiere digitali, educational e press tour, work shop, webinar per esaltare il valore distintivo di un territorio e delle sue genti. In questo articolo voglio però approfondire le caratteristiche della Sagra.La Sagra è uno degli eventi che maggiormente esprime la tipicità di un territorio ed è un volano per l’economia del territorio: - promuove la cultura gastronomica (un prodotto oppure un piatto tipico) - promuove il folklore locale; - crea nuove forme di collaborazione tra attori delle filiere con ricadute positive per il settore agricolo (in un'ottica di sviluppo rurale) ma anche per tutto il comparto artigianale e turistico. L’aspetto importante è che vi sia un legame con la cultura e l’economia territoriale. La Sagra si può svolgere in diverse location: nel centro storico del paese che la organizza, oppure in diverse aree della stessa località, creando “tappe gastronomiche” che permettono di conoscere meglio l’intero ter ritorio, le aziende produttrici, i punti di interesse storico e culturale, architettonico, turistico, paesaggistico.
Attraverso la Sagra possono essere fatti conoscere prodotti tradizionali, ma anche prodotti che sono ‘usciti dal mercato’, la cui produzione è ostacolata dal carattere stagionale, dalla limitatezza dell’offerta ma che, attraverso una domanda e l’organizzazione di opportune filiere locali, possono ‘tornare a nuova vita’, connotando l’offerta locale e migliorando l’identificazione e la riconoscibilità del territorio, quindi la sua attrattività e il suo ‘brand’. Uno dei requisiti della Sagra di qualità è costituito dalla presenza nel Comitato promotore/organizzatore di una pluralità di soggetti che devono sperimentare formule di collaborazione in grado di consolidarsi in rapporti permanenti. Le aziende specializzate come Agenzia Miraglio offrono un importante supporto organizzativo ai Comitati promotori grazie all’esperienza nel settore, semplificando il grande lavoro organizzativo, creativo e di coordinamento. Un Comitato è chiamato ad operare con continuità, non solo per la preparazione dell’edizione successiva, ma anche per "raccogliere i frutti" della Sagra ed eventualmente per sviluppare iniziative collaterali (per esempio legate a ‘strade dei sapori’, a ‘aziende aperte’, convivi) nel corso di tutto l’anno. A favore della buona immagine complessiva del sistema-Sagre è stata predisposta la ‘Carta di qualità delle Sagre’ la cui adesione da parte dei Comitati promotori locali rappresenta una garanzia di impegno nel rispetto di regole e requisiti necessari alla qualità del servizio svolto. La ‘tradizionalità’ di una Sagra non va intesa solo e principalmente in termini di numero di edizioni bensì sulla base dei contenuti, delle attività previste, della natura dei prodotti e delle preparazioni alimentari che ne costituiscono il tema, con particolare riguardo alla loro tradizione e al legame tra questi prodotti, l’organizzazione e la cultura del territorio, nonchè riguardo alle forme di socialità legate alla produzione e consumo di tali prodotti/preparazioni. Il coinvolgimento degli operatori della ristorazione (osterie, ristoranti, enoteche), con l’offerta di degustazioni e menù a tema, incontri con produttori agricoli e intrattenimenti culturali è di notevole importanza perché la Sagra rappresenti un evento capace di promuovere stabilmente il sistema dell’offerta gastronomica locale ‘tipica’. La partecipazione degli operatori della filiera è altrettanto qualificante e gli chef possono collaborare alla preparazione di piatti della tradizione, come anche di nuove ricette in grado di valorizzare la materia prima, i prodotti ottenuti all’origine. La ‘tradizione ’non è folklore fossilizzato ma una continua rielaborazione e selezione di elementi ereditati dal passato in funzione del presente e del futuro. Una dialettica che può esprimersi nella compresenza e ‘dialogo tra lo chef stellato’ e la ‘massaia rurale’, depositaria di tradizioni spesso solo orali di cultura gastronomica è anch'essa strategica in un'ottica di cooperazione e sviluppo contatti. Orientamento emergente oggi è l’organizzazione di esperienze interattive e partecipate (percorsi guidati, rievocazioni, laboratori) rispetto a iniziative di fruizione passiva (mostre, conferenza).
Molti organizzatori hanno dimostrato di essere in grado di applicare questi protocolli, ma il Governo ancora non permette il loro svolgimento, come invece lo permette per altre attività commerciali, evidenziando un'ingiusta differenza di procedure che penalizza non solo le migliaia di attività di tutta la filiera del settore, ma tutte le attività del comparto turistico che rappresenta il 13% del PIL italiano. Restiamo in attesa del prossimo DPCM del 5 Marzo 2021 per vedere applicate le giuste correzioni che ci auguriamo possano consentire di ritornare ad organizzare in sicurezza eventi e manifestazioni.
Le presenti indicazioni si applicano a sagre, fiere e altri eventi e manifestazioni locali assimilabili. ▪ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità, sia mediante l’ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica e/o sistemi audio-video, sia ricorrendo a eventuale personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione facendo anche riferimento al senso di responsabilità del visitatore stesso. ▪ Riorganizzare gli spazi, anche mediante segnaletica a terra, per consentire l’accesso in modo ordinato e, se del caso, contingentato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. Detto aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita. ▪ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C. ▪ Negli spazi espositivi specificatamente dedicati alle manifestazioni fieristiche (sia ambienti chiusi, sia aperti), la postazione dedicata alla reception e alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in ogni caso, favorire modalità di pagamento elettronico e gestione delle prenotazioni online, e se possibile mantenere un registro delle presenze per una durata di 14 giorni. ▪ È necessario rendere disponibili prodotti disinfettanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto, in particolare nei punti di ingresso e di pagamento. ▪ Nel caso di acquisti con scelta in autonomia e manipolazione del prodotto da parte del cliente, dovrà essere resa obbligatoria la disinfezione delle mani prima della manipolazione della merce. In alternativa, dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente. ▪ Se presenti, eventuali posti a sedere dovranno prevedere un distanziamento minimo tra le sedute di almeno un metro o tale da garantire il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro. ▪ In considerazione del contesto, tutti i visitatori devono indossare la mascherina a protezione delle vie aeree (per i bambini valgono le norme generali); tale obbligo si applica anche agli operatori addetti alle attività a contatto con il pubblico. ▪ Garantire la frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti, attrezzature e locali, con particolare attenzione alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza (corrimano, interruttori della luce, pulsanti degli ascensori, maniglie di porte e finestre, ecc.). ▪ Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni. In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria. ▪ Per eventuali ulteriori servizi erogati all’interno di tali contesti (es. bar, ristorazione) attenersi alla relativa scheda tematica specifica.