Lo strumento più attuale per promuovere un territorio, un'azienda, un piatto, una specialità, è l'educational, che può essere un press o un blog tour, a seconda di chi si vuole coinvolgere. Attuale e strategico.Spieghiamoci meglio...
MONICA VIANI Giornalista e Blogger
Oggi per fare conoscere un territorio, promuovere un'azienda, valorizzare e diffondere un piatto, un prodotto, una specialità, ci si rivolge sempre più al web, anche se non bisogna dimenticare il potere seduttivo della carta stampata, capace di gratificare l'imprenditore o l'amministratore, di rendere onore al lavoro e all'operato di chi merita riconoscenza. Informare significa: fotografare, postare, twittare, fare storie per IG, scrivere, filmare. Lo strumento più importante in chiave promozionale è l'educational, che può essere un press o un blog tour, a seconda del mercato che si vuole incontrare e, conseguentemente, di chi dobbiamo coinvolgere. Il Tour è organizzato da agenzie di comunicazione in collaborazione con Enti turistici, comuni, associazioni, fondazioni, aziende.Informare significa: fotografare, postare, twittare, fare storie per IG, scrivere, filmare. Idiemme organizza Educational da oltre 15 anni, oggi fregiati dal marchio #famedivero, un brand che risponde a fondamenti di etica e di autenticità . Che cosa si deve intendere per Educational Tour? L’Educational Tour è un viaggio organizzato da chi si occupa di promozione per far conoscere una destinazione e la sua offerta turistica o un'azienda e i suoi prodotti. All’Educational Tour sono chiamati a partecipare influencer, blogger e giornalisti della stampa di settore e generalista, a volte anche responsabili della programmazione dei tour operator e operatori di banco delle agenzie dettaglianti. Il soggiorno è strutturato per avvicinare i partecipanti alle meraviglie della destinazione e alle eccellenze della zona o dell'azienda visitata, per consentire post e articoli capaci di magnificare le qualità della località o del prodotto. Chi lo organizza deve soddisfare tutte le curiosità e le esigenze dei partecipanti, proponendo pacchetti convincenti e differenziati a seconda di diversi target, fornendo tutte le informazioni possibili e evidenziando le caratteristiche che rendono attraente il luogo o il prodotto. Inutile sottolineare che più coinvolgente ed organizzato sarà l'Educational, più efficaci saranno i pezzi e gli articoli che veicoleranno l'immagine dei luoghi e dei prodotti, per un riscontro esattamente corrispondente nei confronti dei degli utenti lettori, che siano magazine, social o blog. Gestire un educational richiede competenze trasversali Serve buona capacità di intessere relazioni pubbliche, abilità nel gestire un database di giornalisti e di contatti ben profilati, fornire servizi di ufficio stampa e saper motivare gruppi di persone che convivono e dividono l'esperienza. Gli invitati, ospiti dell’azienda o dell’ente che organizza il viaggio, devono essere messi nelle migliori condizioni di partecipare a visite guidate, esperienze costruite ad hoc e incontri sul territorio per interviste. Dopo aver deciso le date del viaggio stampa - compatibili con le esigenze redazionali e le uscite degli articoli - e aver scelto accuratamente gli invitati, si procede con l'invio di un programma dettagliato. A seguire un'importante attività di coordinamento del lavoro dei giornalisti, blogger e influencer, oltre che un'attenta raccolta di tutto il materiale prodotto. Un ricordo di un press tour Press Tour Colli piacentini, un anno dopo Era primavera inoltrata, quando io, Daniela Ferrando, Marina Malvezzi e Stefania Turato abbiamo partecipato al tour organizzato da Roberto Rossi in collaborazione con Destinazione Turistica Emilia per promuovere il territorio piacentino. Un viaggio testimoniato dagli scatti di Giorgio Bertuzzi, fotografo attento e grande conoscitore della cultura piacentina. Che cosa mi resta di quel viaggio? Una curiosità per quei luoghi poco conosciuti, una voglia di tornarci per scoprire tracce di una cultura con mille sfaccettature: dall’enogastronomia alla pittura fino alle impronte di una natura sorprendente.I ricordi, i testi pubblicati, le foto di Giorgio, i racconti di tante donne e di tanti uomini orgogliosi di essere piacentini, mi hanno portato alla costruzione dell’immaginario della “piacentinità”, della volontà di tante persone di non perdere le proprie radici culturali per diventare soggetti consapevoli della costruzione dell’identità italiana ed europea. Il Press tour è stato una tappa essenziale di un progetto che è continuato e che, dopo la pausa imposta dal Coronavirus, continuerà.Come ogni progetto che si rispetti deve avere un nome. E il mio personale è: Pia-seinza-te- non si può stare! Perché? Non c’ è una ragione come per tutti gli amori a prima vista. So solo che è rivolto a una città e a un territorio che, come una bella donna, va scoperto togliendo lentamente quei veli che fanno solo intuire un frutto proibito ma da assaporare.I racconti dedicati ai colli piacentini sono polifonici e complessi. Raccolgono ricordi personali e ricordi condivisi, testimonianze di persone distanti per classi sociali, per ideali e visioni del mondo. Lo scopo per cui ho aderito al progetto? Riflettere sul presente e sul futuro attraverso la rilettura del passato. #famedivero Un valore aggiunto per Educational Tour e Press Tour è la capacità di costruire un itinerario in grado di raccontare e fare raccontare un territorio, un prodotto, una persona in modo autentico, vero, diretto, senza storpiature e, soprattutto, senza alterarne i valori e i contenuti. Per questo il marchio #famedivero è garanzia di autenticità e offre la possibilità di inserirsi in una narrazione che ha un cuore pulsante. Gli Educational Tour, Press o Blog, organizzati da idiemme sono tutti garantiti da #famedivero. Etica e autenticità, professionalità e passione, ingredienti essenziali nell'organizzazione di un evento fondamentale per lo sviluppo di un territorio, un momento importante per la crescita di un'azienda. ©Monica Viani