“fare turismo” – refren vecchio come il mondo, ma sempre attuale

Dobbiamo saperlo: una località non diventa “destinazione turistica” solo perché la sua area dispone di strutture ricettive, di ristorazione o di servizi correlati. Una località non è “destinazione turistica” solo perché in passato ha vissuto la fama di meta di villeggiatura. Tuttavia sono molte le località che si fermano qui, pensando di poter campare ancora di questo, vantando epoche gloriose lontane o costruendo edifici ad uso turistico, convinti che questo sia “fare turismo”.

Ebbene no. “Fare turismo” è altra cosa. Fare turismo significa offrire un valore aggiunto capace di attrarre ed affascinare. Fare turismo non significa calare cemento, posare mattoni, costruire villaggi. Saper fare turismo vuol dire calare idee, posare progetti, costruire vedute. Significa soddisfare le esigenze del nuovo turismo, un movimento di cultura e di economia che si è molto modificato con il nuovo millennio e ancor più in questi ultimi tempi di post pandemia.

Fare turismo significa comprendere che esistono tanti turismi e che ognuno di loro ha caratteristiche ed esigenze diverse.

In Italia sappiamo fare turismo: La risposta è: no

L’Italia è il paese più amato ed ambito dal turismo internazionale, ma non siamo capaci di fare turismo.
Vi sono senza dubbio Regioni e aree che conoscono perfettamente il valore del Turismo e che sanno come muoversi e promuoversi, ma sono davvero poche. Nella media non c’è nè capacità nè visione, negli enti e negli amministratori preposti, come anche nella stragrande maggioranza degli operatori. E non solo. Spesso difettano anche chi si professa esperto, dai cosiddetti Destination manager a scendere

Questo perché? Perché fare turismo non è facile. In seconda battuta perché fare turismo significa strategia e programmazione. E se possiamo pensare che “fare strategia” sia possibile, attraverso figure competenti e amministratori (o imprenditori) virtuosi, diventa molto più complesso il nodo “programmazione”.

E’ bene anche sapere che non si diventa “destinazione turistica” in tre mesi o in un anno, ma lo si diventa passo passo, consapevoli che l’obiettivo è raggiungibile solo con un gioco di squadra e con una programmazione studiata e condivisa, di breve, medio e lungo termine.

Quali sono i primi passi da compiere?

Per costruire un prodotto turistico sono necessarie due condizioni: la perfetta conoscenza del territorio e la cooperazione tra le parti pubblico e privato. La mancanza di queste due condizioni pregiudica fortemente il raggiungimento di un risultato soddisfacente. Posto che il turismo è un prodotto, diventa logica la considerazione che ciò che orbita attorno al prodotto deve funzionare tutto al meglio e in perfetta sinergia. Il prodotto è un brand che deve rispondere a qualità, immagine, credibilità. L’insieme di questi fattori costituisce la brand reputation dalla quale deriva il consenso del consumatore, nello specifico del turista.

Quali azioni mettere in campo?

Sono numerose le attività da svolgere in un’azione di Promozione territoriale efficace. Iniziative che devono coinvolgere tutti i settori del territorio, dalle imprese alla comunità, coordinati dalle istituzioni. Si tratta di comunicare il valore e le potenzialità rappresentate dal prodotto “Turismo” nella sua più ampia accezione, di educare al suo “utilizzo”, di diffondere il significato economico e sociale che in esso alberga. Per ottenere risultati in tal senso si organizzano incontri e seminari aperti alla cittadinanza, nel corso dei quali esperti (veri) del settore informano e documentano il valore del prodotto, le sue potenzialità, la ricaduta sulla comunità. Altri incontri si devono promuovere con le associazioni di categoria e con gli operatori locali, in un confronto di crescita e di sviluppo. Queste due prime fasi rendono chiare le figure con le quali iniziare il percorso. Servono persone positive e propositive, capaci di risposte alle tante domande, consapevoli che è solo con il lavoro che si possono raggiungere i risultati preposti.

L’obiettivo è formare una rete di persone, tra semplici cittadini e operatori, che lavorano insieme su specifici progetti studiati ed ottimizzati in uno step by step monitorato e, periodicamente, attualizzato.

Quali sono le iniziative più efficaci?

Impossibile soddisfare questa domanda con una risposta definitiva. Come abbiamo detto il turismo territoriale è fatto da tanti turismi. Ed è in funzione delle caratteristiche del territorio che vogliamo promuovere e sviluppare che si devono calare alla perfezione le iniziative da intraprendere. Vi sono tuttavia iniziative che tagliano trasversalmente questa ragione e devono essere attuate per qualunque tipologia di turismo. Il mercato e l’informazione si muovono soprattutto sul web. Il turismo è tra i prodotti che maggiormente vivono la dipendenza da internet. Le azioni principali da attuare sono pertanto Educational e Press Tour abbinati a campagne di SMM. Un viaggio stampa al quale partecipano giornalisti e blogger, ma anche influencer e instagrammer, è uno strumento che si riflette sul web con una forza assai efficace. Qui si incontrano due fondamenti della Promozione territoriale: immagine e credibilità. Attenzione massima deve essere posta nella selezione degli invitati all’Educational o al Press Tour, poiché saranno loro chiamati a raccontare l’esperienza vissuta e i loro scritti disegneranno l’immagine della località.

Articoli, post, immagini e video che usciranno dagli Educational e Press Tour saranno documenti che una corretta campagna di SMM saprà ottimizzare nella sua diffusione verso un target mirato, a garanzia di un risultato concreto.

Dopodichè tanti altri strumenti sono da considerare in un’azione di Promozione territoriale. Senza dubbio sito web e App, realizzati da professionisti e non “fatti in casa”, capaci di catturare l’attenzione degli utenti e di fidelizzarli, grazie ad immagini e testi idonei. Un’altra delle voci importanti per fare turismo sono gli eventi. Un calendario di appuntamenti adatti al territorio interessato, opportunamente promosso e veicolato, sono tra le principali chiavi di marketing territoriale.

Come organizzare un’azione di Promozione territoriale? Da chi partire?

Un territorio che ha la fortuna di essere rappresentato da amministrazioni, consorzi, imprenditori, persone che hanno chiaro il valore del Turismo e di ciò che esso rappresenta in chiave economica e sociale, deve essere gestito nella sua programmazione da professionisti del settore. Quanto qui sopra descritto si traduce complessivamente in un progetto che si chiama City branding. Fare di un territorio un prodotto, fare di una località una destinazione turistica, come abbiamo visto, è un processo impegnativo, comunque doveroso se si vuole crescere una comunità consapevole e volta al futuro.

Siamo in piena ri-partenza, il 2021 è il trampolino di lancio per un’economia del turismo che può, e deve, tornare ad essere una delle forze trainanti del nostro belpaese.

Noi di idiemme immaginiamo un’Italia diversa, nuova. Un’Italia che non è solo meravigliosa, che non ha solo luoghi unici, ma un’Italia con una chiara visione del futuro, che non vive del turismo che è stato, ma del Turismo che sarà. Oggi l’Italia è fatta di tanti luoghi e mete straordinarie che non sono “destinazioni turistiche”, ma semplicemente splendide località. Non basta più. Oggi se si vuole crescere serve “fare turismo”. E serve lavorare, nelle idee, nella costruzione di un progetto, nella visione di un futuro.

Insieme, uniti, con le varie professionalità.
Non c’è alternativa perchè oggi, più che mai, vale un vecchio spot che diceva “turismo fai da te? Ahiahiahiahai…”.

Roberto Rossi