© Erica Pittoni
I must del futuro saranno la salute, l'ambiente, la sostenibilità, i borghi e le piccole comunità locali, le diversità. Si farà strada un tipo di turismo di riscoperta di luoghi meno conosciuti, che esaltano la vita all'aria aperta, tra trekking e bike, che permettano di godere dei profumi e dei sapori del passato, magari rivisti in chiave moderna. In sella ad una bicicletta, a piedi o a cavallo, percorrendo lentamente le strade della nostra bella penisola, si esploreranno luoghi nuovi e si entrerà a contatto con la comunità locale per conoscere storie che sono patrimonio della nostra identità culturale.
Sono proprio gli abitanti che vivono e lavorano nelle comunità le migliori “guide turistiche”, e possono offrire ai visitatori le esperienze più autentiche e indimenticabili dando un supporto alle stesse comunità locali. Sarà un viaggio più consapevole, capace di costruire un ponte tra passato, presente e futuro, nuovi suoni, colori, sensazioni che rimarranno scolpiti nei cuori per sempre. Chi punterà su questo nuovo concetto di accoglienza e saprà offrire un’esperienza completa, all’aria aperta e nel pieno rispetto della natura, risulteranno vincenti nel panorama turistico di questa stagione post pandemica, e potranno mettere delle ottime basi per tutte le iniziative future. © Erica Pittoni idiemme
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